Buoni propositi 2020: evita di fallire grazie alla scienza

Il 2020 è finalmente arrivato e per molti questo vuol dire stilare una lista di buoni propositi per il nuovo anno.

Se anche tu stai finendo di preparare la tua, pieno di sogni ed entusiasmo come ogni anno, fermati qualche istante e rispondi a questa domanda: com’ è andata con i buoni propositi del 2019?

Sei andato in palestra? Sei riuscito a diventare fluente in inglese? Hai letto due libri a settimana, come ti eri ripromesso?

Se la risposta è sì, ottimo lavoro! Secondo alcuni studi sei davvero una persona speciale: infatti soltanto il 12% delle persone riesce a portare a termine i propri buoni propositi. Se invece la risposta è negativa, e sebbene questo dato non sia davvero confortante, non demoralizzarti: prima di rinunciare del tutto alla tua lista, dovresti sapere cosa ha da dire la scienza sul fallimento dei buoni propositi.


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Che cos'è la forza di volontà?

Fino a qualche tempo fa, gli psicologi definivano la forza di volontà come una risorsa limitata, come l’energia presente in una batteria. Per cui, secondo queste teoria, una volta esaurita la propria forza di volontà, le persone avrebbero bisogno di ricaricarsi per poterne produrre dell’altra. Tuttavia, nel 2016, i tentativi di alcuni studiosi di avvalorare questa tesi sono falliti.

Inoltre, credere che la propria forza di volontà sia limitata potrebbe finire per essere una profezia che si auto avvera. Da uno studio condotto da Katharina Bernecker dell'Università di Zurigo, è infatti, emerso che le persone che credono che la forza di volontà sia abbondante e autorigenerante, procrastinano meno, hanno meno probabilità di essere preda di cattive abitudini e ottengono risultati migliori agli esami. Queste persone, inoltre, sembrano essere più felici, al contrario di chi crede di non avere forza di volontà.

Sicuramente, potrebbe essere più difficile rispettare i buoni propositi quando ci si sente stanchi e privi di energie, ma, in realtà, non ci sono più evidenze scientifiche che sostengono l’ipotesi per cui la forza di volontà sia una risorsa separata dal proprio livello generale di energia.

A tal proposito potremmo considerare la forza di volontà come un’emozione piuttosto che come una risorsa. In effetti, non ci preoccupiamo di rimanere senza tristezza, felicità o amore. Non ci aspettiamo di essere felici in una situazione triste o di amare qualcuno che non fa per noi. Eppure, ci aspettiamo di essere in grado di produrre forza di volontà quasi indipendentemente dalle nostre circostanze.

Pertanto, invece di forzare noi stessi ad attenerci ai nostri obiettivi, potremmo creare le condizioni per rendere il loro conseguimento più semplice.

 

Buoni propositi 2020
Buoni propositi 2020: cos'è la forza di volontà?

 


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Cosa ti ferma?

No, non è una domanda retorica e no, la risposta non è “Nulla, provaci!”. Se fosse stato così semplice probabilmente avresti realizzato tutti i tuoi obiettivi. Dunque, se l’ostacolo non è la mancanza di forza di volontà, cosa ti ferma?

Ti eri ripromesso di fare 30 minuti di yoga ogni mattina prima di andare al lavoro, ma continui a rimandare la tua sveglia... Perché è così difficile?

Se ci pensi è ovvio. Sei stanco e vuoi riposare, e finché i tuoi propositi saranno in conflitto col tuo corpo sarà impossibile rispettarli e a lungo andare ci rinuncerai. Quindi, prima di iniziare a lavorare sul tuo saluto al sole al mattino, potresti pianificare le tue serate. Potresti andare a letto 30 minuti prima, rinunciando, magari, a qualcosa. Potresti rinunciare alle tue letture serali, ad esempio, o a incontrare i tuoi amici. Come ti sentiresti riguardo a queste potenziali perdite? Una volta che darai una risposta a questa domanda capirai quanto importante sia il tuo proposito e magari troverai un modo alternativo per attuarlo.

Probabilmente dovrai soltanto accettare di non essere una persona mattiniera e programmare le tue sessioni di yoga in altri momenti della giornata, magari durante la pausa pranzo!

Buoni propositi 2020
Buoni propositi 2020: ricordati di essere realista

 

Il potere dell'abitudine

Buoni propositi come "mettersi in forma" o "scrivere un romanzo" spesso falliscono perché sono troppo vaghi e non includono un piano realistico su come realizzarli. Sentendoti sopraffatto dai sensi di colpa, dalla stanchezza o dall’incertezza potresti mollare in fretta, chiedere troppo a te stesso o rinunciare in partenza.

E se, invece, fosse più facile di quanto pensi?

Secondo Wendy Wood, docente di psicologia e business alla University of Southern California, circa il 43% di ciò che facciamo ogni giorno è legato all'abitudine. Le abitudini sono difficili da perdere, e le persone che hanno inserito nella loro lista “smettere di fumare” o “ridurre i cibi poco sani” lo sanno bene. Se, però, iniziassi a impiegare le energie nel modo giusto e a tuo vantaggio, potresti raggiungere i tuoi obiettivi con meno sforzo.

Spesso ci viene consigliato di rendere più attraenti le abitudini positive concedendoci dei premi per portarle a termine. Ma l'autore Stephen Guise ritiene questo approccio un errore, in quanto si rischia di agire in un certo modo soltanto per ottenere una ricompensa, trascurando, quindi, gli aspetti piacevoli di ciò che si sta facendo. Pertanto, se il premio non ci interessa, non ci preoccuperemo di attivare un certo comportamento. In tal senso la ricompensa diventa uno strumento e il comportamento che dovremmo attivare si trasforma in un mezzo utile a raggiungere un fine.  

Sembra, dunque, che premiare se stessi per attivare abitudini positive renda semplicemente l'intero processo più complicato. Non solo dobbiamo scrivere più di mille parole, fare cinquanta flessioni o imparare venti nuovi verbi, ma dobbiamo, prima, pensare alla ricompensa e quindi assicurarci di non rimanere mai senza premi o senza il tempo per goderceli.

Guise suggerisce di ridurre al minimo l’abitudine che si vorrebbe acquisire, iniziando da piccoli passi. Prova, ad esempio, a dire a te stesso che scriverai cinquanta parole al giorno. Certo, sembra ridicolo, ma in questo momento non stai facendo nulla per il tuo obiettivo e dunque anche il più piccolo progresso è meglio di nulla! Scoprirai, una volta iniziato, che farai più di quanto pianificato e se non dovesse accadere, il tuo cervello avrà comunque imparato che la tua nuova abitudine è semplice. Il piacere di aver ottenuto un piccolo successo ti porterà, poi, a ripetere quell’azione finché non diventerà un’abitudine e la attuerai ogni giorno senza neanche pensarci.

buoni propositi 2020
Buoni propositi 2020: crea delle nuove abitudini.

 

E tu come proverai a rispettare i tuoi buoni propositi per il 2020? Quali abitudini credi di dover creare? Se nella tua lista hai inserito “imparare una nuova lingua” potresti fare un primo passo organizzando il tuo soggiorno studio all'estero con Kaplan

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BD

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