Intervista con la StartUp: Easy Dinner

Sesto appuntamento con la rubrica Intervista con la StartUp. I ragazzi di Easy Dinner, app che permette ai propri utenti di ricercare i ristoranti o locali e ottenere degli sconti sui menu, hanno semplificato la vita a milioni di utenti in cerca di un'esperienza culinaria di qualità a prezzi scontati. Sei turista alla ricerca di un ristorante locale? Hai ospiti e vuoi invitarli a mangiar fuori? Leggi le recensioni, scegli il menu e con un click Easy Dinner ti porta a cena!

Nome dei fondatori:
Paolo Napolitano, Giancarlo Motterle e Giovanni Curcio

Nome della Startup:
Easy Dinner

Sede:
Roma

Mission:
Innovare il mercato delle offerte gastronomiche, consentendo da una parte agli utenti di scoprire e frequentare nuovi locali, dall’altra di fornire una vetrina espositiva facile da usare ai ristoratori, senza le complicazioni tipiche dei siti di coupon.

Cosa fa la vostra startup in un tweet:
ED: 30 secondi per controllare le offerte più vicine, 3 click per scegliere, nessun bisogno di pagare in anticipo: mangiare fuori è easy!

Quando siete nati:
Gennaio 2014

Come siete nati:
Noi tre cofounder camminavamo per Roma in cerca di un posto conveniente dove andare a mangiare. Ci trovavamo in un luogo nuovo e nessun sito web era in grado di consigliarci velocemente un locale dove mangiare bene, senza spendere molto. Riflettendo, ci siamo domandati come fosse possibile che con le grandi possibilità del web e della geolocalizzazione, non esistesse un’applicazione capace di fornire semplicemente e velocemente un elenco di offerte in un raggio di chilometri stabilito. Da quell'intuizione è nata Easy Dinner.

Quanti eravate all’inizio:
3

Quanti siete adesso:
Circa 20, per la maggior parte studenti universitari

Parli inglese?

Quanto ti ha aiutato la conoscenza dell’inglese nel lancio della Startup?
Saper parlare inglese è certamente fondamentale negli eventi espositivi esteri ai quali partecipiamo. Ci consente di venire a contatto con altre realtà simili alla nostra e di creare così un network il più possibile internazionale. Inoltre l’aver abbattuto le barriere linguistiche ci consente di accedere ad un volume di informazioni sempre maggiore aumentando spunti e competenze.

Quanto credi sia importante l’inglese nel tuo lavoro?
Moltissimo. Il concetto che sta alla base dell’app, mangiare bene risparmiando, ha un grande vantaggio: si tratta di un servizio facilmente esportabile all’estero. In quest’ottica di internazionalizzazione, l’inglese sarà uno degli strumenti principali per avvicinarsi a utenti e ristoratori di altri Paesi.

Un corso di inglese all’estero o in Italia? Perché?
Decisamente all’estero. Imparare una lingua significa viverla anche al di fuori di un’ aula scolastica. La grammatica, il lessico sono certamente importanti, ma è l’immersione nella vita reale che consente di padroneggiarle al meglio.

Assumeresti un collaboratore che non parla inglese?
Se si trattasse di una persona estremamente competente si, però con l’impegno di recuperare questa lacuna. L’ottica della nostra start up è anche quella di formare i ragazzi che collaborano con noi, per questo motivo all’interno del nostro ufficio abbiamo attivato iniziative come gli English Days, giorni della settimana in cui si parla e si scrive esclusivamente in inglese.

Tecnologia, innovazione e inglese. Come giudichi questo trinomio?
Il bagaglio minimo per chi voglia affermarsi nel mondo lavorativo. Il futuro va sempre di più in questa direzione, bisogna essere pronti a cogliere al volo ogni opportunità: non essere aggiornati in uno di questi campi rischia di essere penalizzante.

In bocca al lupo a tutti i ragazzi di Easy Dinner e un ringraziamento da parte di tutti gli utenti per i 47.530€ che avete già fatto risparmiare in soli 11 mesi di attività... well done!

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